Mi è capitato di entrare all'acquario e di vedere alcuni operai che si occupavano della manutenzione delle vasche.
Supponiamo che per qualche ragione questa vasca debba essere svuotata; immagina che qualcuno ti chieda poi di riempirla di nuovo porgendoti un secchio da dieci litri. Possibile?
Avendo molto tempo a disposizione... sì!
E se ti fosse chiesto di riempire con lo stesso secchio un'ipotetica vasca i cui bordi si estendono all'infinito? Possibile? No.
L'infinito, per definizione, non può essere raggiunto, contato, riempito; in caso contrario, non sarebbe più infinito!
Il re Salomone scrisse: "Egli ha fatto ogni cosa bella nel suo tempo; ha persino messo l'eternità nel loro cuore" (Ecclesiaste 3:11).
Dio ha messo l'eternità nel cuore dell'uomo. Ci ha creati perché potessimo vivere per sempre insieme a Lui; la nostra vita doveva essere senza fine,
"Il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte" (Romani 5:12); il peccato, entrato nel mondo per colpa dell'uomo, ha rovinato il piano di Dio per l'umanità.
Nonostante siamo soggetti alla morte, nel nostro cuore è rimasto il pensiero dell'eternità, l'anelito per qualcosa oltre questo mondo.
Dio ha messo in te il desiderio di una vita eterna, infinita; il vuoto che c'è nel tuo cuore, quindi, può essere riempito solo da qualcos'altro di infinito.
Infatti, l'infinito non può essere colmato da cose finite, cioè che hanno un inizio e una fine; perciò niente e nessuno al mondo potranno mai riempire il vuoto del cuore umano.
Per questo motivo il filosofo Blaise Pascal: "Nel cuore di ogni uomo c'è un vuoto che ha la forma di Dio". Solamente Dio può soddisfare la nostalgia dell'eternità che è in te.
"Le creature non nascono con desideri il cui appagamento non esiste. Un bambino sente la fame; bene, esiste qualcosa come il cibo. Un anatroccolo vuole nuotare; bene, esiste qualcosa come l'acqua. Gli uomini provano desiderio sessuale; bene, esiste qualcosa come il sesso.
Se trovo in me un desiderio che nessuna esperienza in questo mondo può soddisfare, la spiegazione più probabile è che sono stato fatto per un altro mondo" ("Mere Christianity", C.S. Lewis).