Riflettendo sull'onniscienza e l'onnipresenza di Dio, Davide scrisse: "La Tua conoscenza è troppo sublime per me, talmente alta che non posso raggiungerla" (Salmo 139:6).
"Grande è il nostro Signore, immensa è la Sua potenza e infinita la Sua intelligenza"; "Egli fa cose grandi e imperscrutabili, meraviglie senza numero", la "Sua grandezza è imperscrutabile" e la "Sua intelligenza è imperscrutabile" (Salmo 147:5, Giobbe 9:10, Salmo 145:3 e Isaia 40:28).
Come può la mente finita dell'uomo conoscere pienamente il Dio eterno e infinito, Creatore e Re dell'universo?
Con linguaggio umano Davide cercò di descrivere l'immensità degli attributi di Dio: "O Eterno, la Tua benignità giunge fino al cielo e la Tua fedeltà fino alle nuvole" (Salmo 36:5).
Giobbe disse: "Puoi tu scandagliare le profondità di Dio? Puoi tu penetrare la perfezione dell'Onnipotente? Sono più alte del cielo: che cosa puoi fare? Sono più profonde dello Sceol: che cosa puoi sapere? La loro misura è più lunga della terra e più larga del mare" (Giobbe 11:7-9).
Eppure Dio si è rivelato e desidera che Lo conosciamo personalmente. Gesù disse: "Or questa è la vita eterna, che conoscano Te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che Tu hai mandato" (Giovanni 17:3).
Nell'attesa di vivere per sempre con Lui, possiamo crescere "nella grazia e nella conoscenza del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo" (2Pietro 3:18).
Possiamo esplorare "la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza" dell'amore di Cristo che "sorpassa ogni conoscenza" (Efesini 3:18-19).
Ma la nostra conoscenza del Suo amore non sarà mai piena; è nostro privilegio studiare le Scritture per investigare le "imperscrutabili ricchezze di Cristo" (Efesini 3:8) e crescere nella conoscenza di Lui, ma questo non è che grattare la superficie del Suo amore.
Paragonando la nostra conoscenza qui a quella che avremo quando vedremo Dio, Paolo scrisse: "Ora infatti vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro,ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò appieno, come anche sono stato conosciuto appieno" (1Corinzi 13:12).
Tuttavia nemmeno nell'eternità potremo mai dire di conoscere Dio esattamente come Egli conosce noi; infatti, essendo Dio infinito, Egli può essere conosciuto appieno solo in un tempo infinito. In altre parole, ci vorrà l'eternità per conoscere Dio!
Giorno dopo giorno, anno dopo anno, millennio dopo millennio, continueremo a ricevere nuove e più profonde rivelazioni dell'amore di Dio per noi; la nostra conoscenza di Lui e il nostro amore per Lui cresceranno per l'eternità.
E per l'eternità esclameremo: "O profondità di ricchezze, di sapienza e di conoscenza di Dio! Quanto imperscrutabili sono i Suoi giudizi e inesplorabili le Sue vie! «Chi infatti ha conosciuto la mente del Signore? O chi è stato Suo consigliere? O chi Gli ha dato per primo, sì che ne abbia a ricevere la ricompensa?». Poiché da Lui, per mezzo di Lui e per Lui sono tutte le cose. A Lui sia la gloria in eterno, Amen" (Romani 11:33-36).
"Grande è il nostro Signore, immensa è la Sua potenza e infinita la Sua intelligenza"; "Egli fa cose grandi e imperscrutabili, meraviglie senza numero", la "Sua grandezza è imperscrutabile" e la "Sua intelligenza è imperscrutabile" (Salmo 147:5, Giobbe 9:10, Salmo 145:3 e Isaia 40:28).
Come può la mente finita dell'uomo conoscere pienamente il Dio eterno e infinito, Creatore e Re dell'universo?
Con linguaggio umano Davide cercò di descrivere l'immensità degli attributi di Dio: "O Eterno, la Tua benignità giunge fino al cielo e la Tua fedeltà fino alle nuvole" (Salmo 36:5).
Giobbe disse: "Puoi tu scandagliare le profondità di Dio? Puoi tu penetrare la perfezione dell'Onnipotente? Sono più alte del cielo: che cosa puoi fare? Sono più profonde dello Sceol: che cosa puoi sapere? La loro misura è più lunga della terra e più larga del mare" (Giobbe 11:7-9).
Eppure Dio si è rivelato e desidera che Lo conosciamo personalmente. Gesù disse: "Or questa è la vita eterna, che conoscano Te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che Tu hai mandato" (Giovanni 17:3).
Nell'attesa di vivere per sempre con Lui, possiamo crescere "nella grazia e nella conoscenza del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo" (2Pietro 3:18).
Possiamo esplorare "la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza" dell'amore di Cristo che "sorpassa ogni conoscenza" (Efesini 3:18-19).
Ma la nostra conoscenza del Suo amore non sarà mai piena; è nostro privilegio studiare le Scritture per investigare le "imperscrutabili ricchezze di Cristo" (Efesini 3:8) e crescere nella conoscenza di Lui, ma questo non è che grattare la superficie del Suo amore.
Paragonando la nostra conoscenza qui a quella che avremo quando vedremo Dio, Paolo scrisse: "Ora infatti vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro,ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò appieno, come anche sono stato conosciuto appieno" (1Corinzi 13:12).
Tuttavia nemmeno nell'eternità potremo mai dire di conoscere Dio esattamente come Egli conosce noi; infatti, essendo Dio infinito, Egli può essere conosciuto appieno solo in un tempo infinito. In altre parole, ci vorrà l'eternità per conoscere Dio!
Giorno dopo giorno, anno dopo anno, millennio dopo millennio, continueremo a ricevere nuove e più profonde rivelazioni dell'amore di Dio per noi; la nostra conoscenza di Lui e il nostro amore per Lui cresceranno per l'eternità.
E per l'eternità esclameremo: "O profondità di ricchezze, di sapienza e di conoscenza di Dio! Quanto imperscrutabili sono i Suoi giudizi e inesplorabili le Sue vie! «Chi infatti ha conosciuto la mente del Signore? O chi è stato Suo consigliere? O chi Gli ha dato per primo, sì che ne abbia a ricevere la ricompensa?». Poiché da Lui, per mezzo di Lui e per Lui sono tutte le cose. A Lui sia la gloria in eterno, Amen" (Romani 11:33-36).