La vita di una coppia cambia radicalmente con la nascita di un figlio.
A dire il vero, comincia a cambiare ancor prima del giorno della sua nascita.
Io e mia moglie ci stiamo preparando per quel giorno: abbiamo preparato una stanza in casa nostra, ci siamo procurati un passeggino, una culla, vestiti e altre cose che saranno necessarie al bambino.
Ogni giorno pensiamo a nostro figlio: non ne possiamo fare a meno. Per mia moglie è ancora più difficile non riuscire a pensare a lui, dato che lo sente scalciare e muoversi nel suo grembo.
E questo sarà ancora più vero dopo la sua nascita; tutta la nostra vita ruoterà intorno a lui. Giorno e notte saremo occupati a prenderci cura di lui.
Per mia moglie sarà impossibile dimenticarsi di lui, perché più volte al giorno dovrà dargli da mangiare, cambiarlo e farlo addormentare.
Nella Bibbia ci sono diversi passi che paragonano l'amore di Dio a quello tenero di una madre. Forse nei momenti più bui della tua vita ti è capitato di pensare di essere stato dimenticato da Dio.
"Ma Sion ha detto: «L'Eterno mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato». «Può una donna dimenticare il bambino che allatta e non aver compassione del figlio del suo grembo? Anche se esse dovessero dimenticare, Io non ti dimenticherò»" (Isaia 49:14-15).
Una madre non si dimentica del bambino che allatta. Anche se ogni tanto si sentono storie tragiche di madri che abbandonano i figli, questo non accadrà mai con Dio; Egli non ti dimenticherà mai: "Anche se mio padre e mia madre mi abbandonassero, l'Eterno mi accoglierebbe" (Salmo 27:10).
Un altro passaggio parla dell'aquila e dei suoi piccoli: "Come un'aquila incita la sua nidiata, si libra sopra i suoi piccoli, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle sue ali, l'Eterno lo guidò da solo" (Deuteronomio 32:11-12).
Parlando della Sua protezione e guida nel liberare Israele dall'Egitto, Dio disse: "Voi avete visto... come Io vi ho portato sulle ali d'aquila e vi ho condotto da Me" (Esodo 19:4).
Quando vuole insegnare ai suoi piccoli a volare, l'aquila madre volteggia sopra il nido per mostrare loro che sono stati creati per volare.
Questa è una bellissima immagine che parla dell'amore, della cura e dell'incoraggiamento di Dio nei confronti del Suo popolo.
Nello stesso brano è scritto di Dio: "Egli lo circondò, se ne prese cura e lo custodì come la pupilla del Suo occhio" (Deuteronomio 32:10). "Chi tocca voi, tocca la pupilla del Suo occhio" (Zaccaria 2:8).
A dire il vero, comincia a cambiare ancor prima del giorno della sua nascita.
Io e mia moglie ci stiamo preparando per quel giorno: abbiamo preparato una stanza in casa nostra, ci siamo procurati un passeggino, una culla, vestiti e altre cose che saranno necessarie al bambino.
Ogni giorno pensiamo a nostro figlio: non ne possiamo fare a meno. Per mia moglie è ancora più difficile non riuscire a pensare a lui, dato che lo sente scalciare e muoversi nel suo grembo.
E questo sarà ancora più vero dopo la sua nascita; tutta la nostra vita ruoterà intorno a lui. Giorno e notte saremo occupati a prenderci cura di lui.
Per mia moglie sarà impossibile dimenticarsi di lui, perché più volte al giorno dovrà dargli da mangiare, cambiarlo e farlo addormentare.
Nella Bibbia ci sono diversi passi che paragonano l'amore di Dio a quello tenero di una madre. Forse nei momenti più bui della tua vita ti è capitato di pensare di essere stato dimenticato da Dio.
"Ma Sion ha detto: «L'Eterno mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato». «Può una donna dimenticare il bambino che allatta e non aver compassione del figlio del suo grembo? Anche se esse dovessero dimenticare, Io non ti dimenticherò»" (Isaia 49:14-15).
Una madre non si dimentica del bambino che allatta. Anche se ogni tanto si sentono storie tragiche di madri che abbandonano i figli, questo non accadrà mai con Dio; Egli non ti dimenticherà mai: "Anche se mio padre e mia madre mi abbandonassero, l'Eterno mi accoglierebbe" (Salmo 27:10).
Un altro passaggio parla dell'aquila e dei suoi piccoli: "Come un'aquila incita la sua nidiata, si libra sopra i suoi piccoli, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle sue ali, l'Eterno lo guidò da solo" (Deuteronomio 32:11-12).
Parlando della Sua protezione e guida nel liberare Israele dall'Egitto, Dio disse: "Voi avete visto... come Io vi ho portato sulle ali d'aquila e vi ho condotto da Me" (Esodo 19:4).
Quando vuole insegnare ai suoi piccoli a volare, l'aquila madre volteggia sopra il nido per mostrare loro che sono stati creati per volare.
Questa è una bellissima immagine che parla dell'amore, della cura e dell'incoraggiamento di Dio nei confronti del Suo popolo.
Nello stesso brano è scritto di Dio: "Egli lo circondò, se ne prese cura e lo custodì come la pupilla del Suo occhio" (Deuteronomio 32:10). "Chi tocca voi, tocca la pupilla del Suo occhio" (Zaccaria 2:8).