La storia del profeta Osea è una parabola vivente del rapporto tra Dio e il Suo popolo.
Dio parlò a Osea, dicendogli: "«Va', e prenditi in moglie una prostituta e abbi figli di prostituzione, perché il paese continua a prostituirsi, allontanandosi dall'Eterno». Così egli andò e prese Gomer, figlia di Diblaim, ed essa concepì e gli partorì un figlio" (Osea 1:2-3).
Spesso nelle Scritture Dio si presenta come uno sposo e parla al Suo popolo come se fosse la Sua sposa: "Poiché il tuo creatore è il tuo sposo; il Suo nome è l'Eterno degli eserciti, il tuo Redentore è il Santo d'Israele" (Isaia 54:5).
L'ordine di Dio per Osea era decisamente insolito: prendere in moglie una donna adultera. Attraverso l'esperienza di Osea, Dio parlava al popolo come un marito che si sentiva tradito.
Israele, spiritualmente parlando, commetteva adulterio, adorando altri dèi: "Così con il rumore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese e ha commesso adulterio con la pietra e con il legno" (Geremia 3:9).
Tramite il profeta Geremia, Dio cercò di far riflettere il popolo sul fatto che Egli non aveva fatto nulla che meritasse l'abbandono: "Io Mi ricordo di te, della tenera attenzione della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento. Che cosa hanno trovato di ingiusto in Me i vostri padri, per allontanarsi da Me, andare dietro alla vanità e diventare essi stessi vanità?" (Geremia 2:2,5).
Dalla narrazione emerge che Gomer era stata infedele a Osea e poi era stata abbandonata anche dai suoi amanti. Dio parlò di nuovo al profeta: "Va', e ama una donna amata da un amante e adultera, come l'Eterno ama i figli d'Israele, benché essi si volgano ad altri dèi" (Osea 3:1).
Gomer aveva abbandonato Osea molto probabilmente per un'amante, così come Dio era stato abbandonato da Israele.
Dio voleva far comprendere agli israeliti che il Suo amore non era venuto meno nei loro confronti. Dio amava ancora profondamente quel popolo infedele.
Attraverso Geremia disse al popolo: "Ora tu ti sei prostituita, con molti amanti; tuttavia ritorna ancora da Me" (Geremia 3:1).
Dio ci ama nonostante quello che siamo; vede come siamo veramente, conosce ogni cosa di noi, ci consce meglio di quanto noi stessi ci conosciamo. Sa di noi ciò che nessun altro sa e che vorremmo nessuno venisse mai a sapere.
Eppure ci ama. Sembra un paradosso, ma è così: Colui che ti conosce meglio è anche Colui che ti ama di più!
Le montagne che vedo da casa mia sono sempre là, giorno dopo giorno; quando alla mattina alzo le tapparelle non mi chiedo se le ritroverò nello stesso posto. Può esserci stata una tempesta, un terremoto, ma le montagne rimarranno sempre là; sono spesso prese come simbolo di forza, stabilità e sicurezza.
Dio disse che il Suo amore per te è ancor più sicuro delle montagne; rimarrà immutato perché non c'è niente al mondo che può farlo venir meno: "Anche se i monti si spostassero e i colli fossero rimossi, il Mio amore non si allontanerà da te né il patto della Mia pace sarà rimosso, dice l'Eterno, che ha compassione di te" (Isaia 54:10).
Forse hai dubitato che Dio ti ami perché sai di non essere stato abbastanza fedele a Lui. Ricorda: Gesù ti ama che tu Gli sia fedele o meno.
Non c'è niente di male che tu possa fare che possa farti amare di meno da Lui e niente di buono che possa farti amare di più di quanto oggi stesso ti ama. Per il solo fatto che esisti, Egli ti ama.
Dio parlò a Osea, dicendogli: "«Va', e prenditi in moglie una prostituta e abbi figli di prostituzione, perché il paese continua a prostituirsi, allontanandosi dall'Eterno». Così egli andò e prese Gomer, figlia di Diblaim, ed essa concepì e gli partorì un figlio" (Osea 1:2-3).
Spesso nelle Scritture Dio si presenta come uno sposo e parla al Suo popolo come se fosse la Sua sposa: "Poiché il tuo creatore è il tuo sposo; il Suo nome è l'Eterno degli eserciti, il tuo Redentore è il Santo d'Israele" (Isaia 54:5).
L'ordine di Dio per Osea era decisamente insolito: prendere in moglie una donna adultera. Attraverso l'esperienza di Osea, Dio parlava al popolo come un marito che si sentiva tradito.
Israele, spiritualmente parlando, commetteva adulterio, adorando altri dèi: "Così con il rumore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese e ha commesso adulterio con la pietra e con il legno" (Geremia 3:9).
Tramite il profeta Geremia, Dio cercò di far riflettere il popolo sul fatto che Egli non aveva fatto nulla che meritasse l'abbandono: "Io Mi ricordo di te, della tenera attenzione della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento. Che cosa hanno trovato di ingiusto in Me i vostri padri, per allontanarsi da Me, andare dietro alla vanità e diventare essi stessi vanità?" (Geremia 2:2,5).
Dalla narrazione emerge che Gomer era stata infedele a Osea e poi era stata abbandonata anche dai suoi amanti. Dio parlò di nuovo al profeta: "Va', e ama una donna amata da un amante e adultera, come l'Eterno ama i figli d'Israele, benché essi si volgano ad altri dèi" (Osea 3:1).
Gomer aveva abbandonato Osea molto probabilmente per un'amante, così come Dio era stato abbandonato da Israele.
Dio voleva far comprendere agli israeliti che il Suo amore non era venuto meno nei loro confronti. Dio amava ancora profondamente quel popolo infedele.
Attraverso Geremia disse al popolo: "Ora tu ti sei prostituita, con molti amanti; tuttavia ritorna ancora da Me" (Geremia 3:1).
Dio ci ama nonostante quello che siamo; vede come siamo veramente, conosce ogni cosa di noi, ci consce meglio di quanto noi stessi ci conosciamo. Sa di noi ciò che nessun altro sa e che vorremmo nessuno venisse mai a sapere.
Eppure ci ama. Sembra un paradosso, ma è così: Colui che ti conosce meglio è anche Colui che ti ama di più!
Le montagne che vedo da casa mia sono sempre là, giorno dopo giorno; quando alla mattina alzo le tapparelle non mi chiedo se le ritroverò nello stesso posto. Può esserci stata una tempesta, un terremoto, ma le montagne rimarranno sempre là; sono spesso prese come simbolo di forza, stabilità e sicurezza.
Dio disse che il Suo amore per te è ancor più sicuro delle montagne; rimarrà immutato perché non c'è niente al mondo che può farlo venir meno: "Anche se i monti si spostassero e i colli fossero rimossi, il Mio amore non si allontanerà da te né il patto della Mia pace sarà rimosso, dice l'Eterno, che ha compassione di te" (Isaia 54:10).
Forse hai dubitato che Dio ti ami perché sai di non essere stato abbastanza fedele a Lui. Ricorda: Gesù ti ama che tu Gli sia fedele o meno.
Non c'è niente di male che tu possa fare che possa farti amare di meno da Lui e niente di buono che possa farti amare di più di quanto oggi stesso ti ama. Per il solo fatto che esisti, Egli ti ama.